Meno narrazione e più relazione. Perché se i mercati sono conversazioni, come scriveva il Cluetrain Manifesto già nel 1999, allora oggi all’esordio di un mondo digitale nuovo segnato da metaverso e Web3 quella relazione è tutto. E deve essere autentica, credibile, concreta. Deve portare necessariamente all’azione. Anche se oggi più che in passato è una relazione complicata perché distratta da mille stimoli nella battaglia dell’attenzione e spesso offuscata da uno storytelling di facciata. Quanto è importante fare “Shift”, e quindi ridefinire il marketing e la comunicazione nella sua essenza partendo dal purpose plurale dell’azienda. “Shift” è anche il titolo del libro collettivo realizzato da PHD e che ci racconta l’urgenza del cambiamento. Ne abbiamo parlato durante il primo appuntamento di BreakfaStories, le colazioni promosse da PHD e OBE, insieme a Paolo Iabichino (pubblicitario, fondatore Osservatorio Civic Brands, maestro Scuola Holden) e Daniela Della Riva (Chief Strategy Officer PHD Italia), in un incontro moderato dal giornalista Giampaolo Colletti. In ballo ci sono le nuove competenze di una filiera digitale che deve comprendere nuovi bisogni, necessità, aspirazioni in questa “prevedibile imprevedibilità”, come ha scritto l’Economist e in uno scenario segnato dall’ibrido e da un costante salto tra piattaforme, formati, canali.
